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DISTURBI DI ANSIA

DISTURBI DI ANSIA. Anna Lisa Palermiti. ANSIA. L’ ansia è il processo psichico attraverso il quale l’individuo reagisce a stimoli esterni di pericolo, attivando risposte somatiche e psichiche . Il corpo reagisce con reazioni fisiologiche deputate alla

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DISTURBI DI ANSIA

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Presentation Transcript


  1. DISTURBI DI ANSIA Anna Lisa Palermiti

  2. ANSIA L’ansia è il processo psichico attraverso il quale l’individuo reagisce a stimoli esterni di pericolo, attivando risposte somatiche e psichiche. Il corpo reagisce con reazioni fisiologiche deputate alla difesa: aumento di corticosteroidi, tachicardia, aumento della pressione sanguigna e della respirazione. La psiche reagisce elaborando possibili strategie per sottrarsi al pericolo.

  3. L’ansia, come risposta fisiologica, è utile quando fa percepire il pericolo e reagire aumentando le capacitàdiadattamento. L’ansia è invece patologica quando si perde il controllo delle proprie emozioni, quando si percepiscono sentimenti di impotenza e incertezza, con riduzione delle capacità operative e conseguenti elevati stati di sofferenza e disadattamento.

  4. Eziologia dell’ansia Secondo l’approccio psicoanalitico l’ansia rappresenta un segnale di pericolo o minaccia, che può derivare da un conflitto inconscio, ma che le difese dell’Io non sono in grado di controllare. Nel modello comportamentale l’ansia è considerata una risposta condizionata da stimoli ambientali. L’approccio neurobiologico ha approfondito i meccanismi neurofisiologici e neurobiochimici alla base di questo disturbo, identificando le aree cerebrali (sist. limbico, corteccia prefrontale e temporale, locus coeruleus del ponte) e i neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina e GABA) coinvolti.

  5. DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATOGAD Il GAD si caratterizza per la presenza di Ansia eccessiva per un periodo di almeno sei mesi, legata a eventi e attività quotidiane (es. prestazioni lavorative o scolastiche). Quindi riguarda una quantità di eventi e di attività diverse La persona ha difficoltà a controllare l’ansia. Si associano all’ansia sintomi come irrequietezza, affaticabilità, difficoltà a concentrarsi, irritabilità, tensione muscolare, disturbi del sonno.

  6. Terapie • Ansiolitici • Psicoterapia : cognitivo-comportamentale Psicodinamico • Auto-aiuto

  7. DISTURBO D’ANSIA INDOTTO DASOSTANZE Si caratterizza per la comparsa sintomi ansiosi invalidanti dovuti all’azioni di una sostanza (droga,farmaco o tossina).

  8. DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO(DAP) Il DAP insorge entro i 40 anni, con due picchi di incidenza a 20 e a 35. E’ un disturbo cronico ma molto variabile per gravità e frequenza delle crisi.

  9. Attacco di Panico Periodo di intensa paura, sofferenza accompagnato da sintomi somatici e cognitivi. Ha inizio improvviso, durata limitata, picco dopo 10 minuti. I sentimenti sperimentati sono di pericolo imminente o catastrofe incombente, paura di morire o di impazzire. Sintomi somatici: tachicardia, sudorazione, brividi o vampate, tremori, dispnea, dolore al petto, nausea, sensazione di svenimento. Sintomi psichici: derealizzazione (sensazione di irrealtà), depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi), paura di impazzire o di perdere il controllo o di morire.

  10. DISTURBI FOBICI La fobia è un timore eccessivo e immotivato disituazioni, oggetti o attività che determina la comparsa di sintomi ansiosi o di condotte di evitamento, tali da compromettere il normale funzionamento sociale o lavorativo della persona. I disturbi fobici si dividono in tre gruppi: • Agorafobia • Fobia specifica • Fobia sociale

  11. 1. Agorafobia L’agorafobia è il timore di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto in caso di bisogno. Per esempio le strade o i negozi affollati, gli spazi chiusi (ascensori, gallerie), ponti, mezzi di trasporto. La persona è portata a evitare le situazioni e i luoghi che gli provocano disagio, compromettendo la possibilità di viaggiare, lavorare, di avere una vita autonoma

  12. Fobia specifica La fobia specifica è caratterizzata da un timore eccessivo e inadeguato conseguente all’esposizione a uno specifico oggetto o situazione. Il quadro clinico si caratterizza per la presenza di sentimenti di paura, repulsione, disgusto, e di condotte di evitamento sproporzionate alla reale pericolosità dello stimolo. Il disagio è molto intenso e può essere evocato anche solo da un’immagine filmata o dall’attesa dello stimolo. Le reazioni possono essere molto violente (fuga o blocco).

  13. FOBICA SPECIFICA Tipo Animali. la paura viene provocata da animali o insetti. Questo sottotipo esordisce generalmente nell'infanzia. Tipo Ambiente Naturale. Lapaura viene provocata da elementi dell'ambiente naturale, come temporali, altezze, acqua. Questo sottotipo esordisce generalmente nell'infanzia. Tipo Sangue-Iniezioni-Ferite. Lapaura viene provocata dalla vista del sangue o di una ferita, o dal ricevere un'iniezione o altre procedure mediche invasive. Tipo Situazionale. la paura viene provocata da una situazione specifica, come trasporti pubblici, tunnel, ponti, ascensori, volare, guidare, o luoghi chiusi.

  14. Ipotesi eziologiche • Ipotesi simbolica: Freud • Apprendimenti infelici: Watson Intervento dimodelingesposizione graduale

  15. Fobia sociale E’ un disturbo caratterizzato dalla paura marcata e persistente i situazioni sociali o prestazionali nellequali la persona è esposta a individui non familiari e al possibile giudizio degli altri. Pervasivo e irrazionale timore di apparire imbarazzato, ridicolo, o di agire in modo inopportuno e umiliante. Disturbo grave che interferisce significativamente nel funzionamento sociale e lavorativo. Se non trattata può assumere decorso cronico e progressivo. Può associarsi con un disturbo dell’umore e con un disturbo da abuso di sostanze e di alcool.

  16. Ossessione Le ossessioni sono pensieri, impulsi, o immagini persistenti che vengono vissuti come intrusivi ed estranei, che sfuggono al controllo della persona. La persona tenta inutilmente di ignorare, o sopprimere questi pensieri o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni. Le più comuni ossessioni riguardano il dubbio su ogni situazione (aver chiuso il gas), la contaminazione (paura di ammalarsi stringendo la mano), il controllo (disordine e asimmetria), impulsi aggressivi (ferire il proprio figlio, gridare un’oscenità in chiesa).

  17. Compulsione Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (es.lavarsile mani, controllare, riordinare) o atti mentali (pregare, contare, ripetere le parole in silenzio), che la persona mette in atto per prevenire o ridurre l’ansia, o l’angoscia che accompagna un’ossessione o di impedire alcuni eventi o situazioni temute.

  18. DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVODOC Il DOC è caratterizzato dalla presenza di ossessioni o compulsioni che la persona critica e vive come assurde e non congrue ma alle quali non riesce a sottrarsi, e che determinano una significativa interferenza col funzionamento quotidiano, lavorativo e sociale. Questi sintomi impegnano la persona per molto tempo durante la giornata, e causano una marcata angoscia che può essere alleviata mettendo in atto determinati comportamenti.

  19. Decorso Il DOC esordisce nella maggior parte dei casi in età giovanile, prima dei 25 anni. In genere i sintomi si manifestano gradualmente e si aggravano progressivamente. Il decorso in genere è cronico. Il DOC si può associare ad altri disturbi (Depressione Maggiore, altri Disturbi d’ansia, Disturbi dell’alimentazione).

  20. Dislessia evolutiva - adolescenti • Gli studenti dislessici hanno alti livelli di ansia, non solo in situazioni accademiche ma anche in altre situazioni sociali (Carroll et al. 2006) • Gli adolescenti con dislessia possono presentare fobia sociale, disturbo d’ansia generalizzato e altri disturbi psichici (Goldsteinet al. 2007) • L’andamento dell’autostima e la sua interazione con i fattori ambientali e il disturbo di apprendimento (McNulty 2003)

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